ESCRITORES
Pasquale D'Ascola
ITALIA

D'Ascola Pasquale è il qui pro quo di Pasquale Edgardo Giuseppe Dascola che, privato a un’anagrafe lombarda dell’apostrofo meridionale, di questa privazione ha fatto il suggello della propria forzata quanto desiderata eteronimìa. L’intuizione di questa possibilità si è andata configurando a seguito della scoperta di avere troppe origini per averne una, o una sola. Gli assomiglia un termine francese, déraciné, aggettivo sostantivato e dolente tanto che nel proprio luogo natale, eh già, Milano, Pasquale D'Ascola si è sempre sentito in una sorta di domicilio coatto ma, non riuscendo per motivi economici, a trapiantarsi nella Neverland che ha sempre immaginato di propria competenza, è riuscito però a ritrovarsi a suo bell’agio tra "monti sorgenti dall’acque ed elevate al cielo cime ineguali". Vicino o piuttosto tra i confini che meglio definiscono le possibilità di uncarattere al limite. È stato docente in una autorevole istituzione dello Stato. Con l'intenzione o, con Cioran, con la tentazione di esistere e, per quanto il verbo suoni imponente alle orecchiedei falsi modesti, egli scrive.